Leggenda del pane sciocco
Ma com’ è che nasce in Toscana l’ uso di mangiare il pane “sciocco” in contrapposizione con l’ uso pressochè omogeneo del resto della penisola? La teoria più accreditata vuole che questa usanza risalga al periodo attorno al 1100, quando la rivalità fra Pisa e Firenze diede motivo ai pisani di bloccare i rifornimenti di sale, che arrivavano nel porto di Pisa, per costringere l’ avversaria alla resa. Firenze invece non si arrende, e inizia piuttosto a produrre il pane senza sale. A questo fatto risalirebbe la tradizione consolidatasi nel tempo fino a divenire la prassi.
Questa spiegazione non è però l’ unica: alcuni sostengono, diversamente dalla precedente opinione, che l’ usanza di panificare senza sale derivi piuttosto dall’ elevato costo di acquistodel sale a Firenze, circostanza che imponeva alle famiglie di fare necessità virtù. E’ infatti interessante ricordare che il sistema impositivo della Firenze medioevale si basava su una serie di “gabelle”, cioè di tasse indirette, che si pagavano in corrispondenza di una certa attività svolta. In particolare, il sostentamento dello Stato fiorentino dipendeva, in gran parte, dalle entrate della gabella “alle porte”, ossia una specie di imposta doganale (sicuramente tutti si ricordano la scena del film di Benigni e Troisi, Non ci resta che piangere, in cui ad ogni passaggio avanti e indietro si paga sempre “un fiorino!”); ma soprattutto, Firenze si finanziava con la tassa sul sale, che sembra essere stata appunto la ragione della nascita del pane “sciocco”.In più si dice pure che il nostro pane sia sciocco xchè abbiamo gli affetti molto saporiti 

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